Carla Galvan poesia

понедељак, 31. мај 2010.

TRE VOCI RISPONDONO AL RICHIAMO DELL'ANIMA

. La Poesia, come tutte le altre artI, è la più bella risposta al richiamo dell'anima. Nella presente raccolta di versi "Sotto il cielo di Serbia" ("Pod nebom Srbije") questa risposta è a tre voci. E parla due lingue - italiano e serbo. Ma con questo non perde nulla, anzi si arricchisce, si espande, attraversa molti confini, proprio come l'anima pura e poetica non ha mai conosciuto confini, di nessun tipo.

Riunite "Sotto il cielo di Serbia" sono, anche in questa raccolta poetica e
per davvero, tre anime poetiche, con destini diversi. Catla Galvan, italiana
di nascita, ha scoperto per caso i luoghi della Serbia, ne è rimasta incantata,
spera di ritornarvi e li canta nei suoi versi. Rada Rajic-Ristic ,portata dalla
crudeltà del destino più che da una scelta propria, ha lasciato quei luoghi
tanto tempo fa, però laggiù, sotto un altro lontano cielo, desidera nei
ricordi, nei sogni e nella nostalgia, tornare sotto il cielo di Serbia. E
infine Todora Skoro, serba di nascita, che dal cielo dei Serbia non si è mai
allontanata, come non potendo sopravvivere all'addio, e questo è proprio ciò,
che leggeremo nei suoi versi.

Forse nei versi di queste tre poetesse sono evidenti differenze significative
nell'espressione poetica, nella metrica,nel modo di fare poesia, ma ciò importa
poco . Quello che le collega, e che le ha anche unite in questo libro, è
l'affinità delle loro anime e il comune amore per la Serbia, per il suo cielo,
la sua sacralità, la sua gente e per il modo in cui essa sa amare, simile o
uguale a quello in cui sanno amare anche loro.
Carla Galvan si sente a casa fra gli zingari valacchi e davanti ai monasteri
del Kosovo. Per Rada Rajic Ristivc quei luoghi sono in realtà la sua casa, che
ha abbandonato tanto tempo fa e che, laggiù, lontano,assumono splendore e
bellezza nei ricordi pieni di nostalgia e che laggiù,lontano,le insegnano come
si ama e come si prega. Todora Skoro, testimone fedele ed immediata della
serbità, nei suoi versi attraversa i confini, quelli della nazione ma anche
quelli del tempo e dello spazio e quelli cosmici, ed arriva nel grembo
dell'Anima, nel luogo dell'Anima, dove, in verità, si incontrano tutte e tre le
poetesse con la loro sensibilità

Certamente è importante dove sei nato, è importante da quali luoghi sei
attratto, a quali luoghi desideri ritornare. In questi versi i luoghi sono
quelli della Serbia, guardati con un denominatore in comune, tre poetesse che
amano in modo simile, soffrono in modo simile, desiderano e si entusiasmano;
forse diventa allora del tutto indifferente sotto quali cieli si trovino, da
quali luoghi scrivano,perchè scrivono con il cielo dell'Anima e dell'amore. In
questo senso questi versi assumono un significato di universalità e di totalità
nel tempo e nello spazio..

Ma, per il profumo del basilico e dell'incenso, per lo stupore ,che
ammutolisce, davanti alle vestigia sacre del Kosovo, davanti all'estasi per
l'incontro con l'agitato sangue valacco, che risveglia un amore senza riserve,
questa raccolta rimane, proprio come dice il suo titolo,"Sotto il cielo di
Serbia".

Marinella Laratro

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BUDUĆNOST

Volela bih

da mi čitaš

u očima

miris ruža

ali ti sada pričaš

o odsustvu,

o godinama,

o prevarama.

Reci mi

gde si mi sakrio budućnost?




FUTURO

Avrei voluto

che mi leggessi

negli occhi

il profumo delle rose,

ma tu ora parli

di assenze,

di anni

e di inganni.

Dimmi,

dove mi hai nascosto il futuro?

ZUKUNFT

Ich möchte,

dass du

in meinen Augen

den Duft der Rosen liest,

aber du sprichst nun

von Abwesenheit

von Jahren

von Betrug.

Sag mir,

wo hast du die Zukunft vor mir verborgen?

Carla Galvan

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четвртак, 27. мај 2010.

POEZIJA CARLE GALVAN NA HINDU JEZIKU


Rinascita

Ho trovato me stessa

nello specchio

dei suoi occhi

slavi,

nelle sue mani

di legno di betulla,

nella sua anima disperata

ed ardente.

Ho ritrovato me stessa

sulle rive del Gange,

non più occhi

nè mani,

ma un lunghissimo abbraccio

con tuto l’universo,

oltre i mondi,

nel coure del sole.

Janam

Maine khud ko paeya;
uski aankhon mein;
uske hathon mein;
Uski joshili aatma mein..

Maine khud ko paeya;
ganga naadi ki lehron mein;
na aankhon mein;
na hathon mein;
magar uski bahoon mein;
puri darthi ke sath;
suraj ke dil mein..

Carla Galvan

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Prepev pesme na hindu uradila je AMANJEET KAUR iz Indije ( na slici sa Carlom Galvan i Radom Rajić-Ristić, na prijemu u Gradskoj kući u Vićenzi)

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понедељак, 5. април 2010.


Toplina jednog stada

stisnutog u toru,

teško disanje

malog jagnjeta,

duša vetra

koji juri i govori,

dim na vrhu jednog šatora,

mnoštvo lica

jedne srećne Mongolije.

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Calore di un gregge

stretto nell’accampamento,

respiro ansimante

di un piccolo agnello,

l’anima del vento,

che corre e ci parla,

fumo sulla sommitŕ di una tenda,

tanti volti

di una Mongolia felice.

Carla Galvan

( iz zbirke “Most među dušama”)

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четвртак, 25. март 2010.

LIEBE


Auf der San Crisostomo-Bruecke gebeugt
atme ich die imposante Stroemung.

Warum gibst du mir nicht mehr wieder,
Mutter Donau,
das Bild des Geliebten?

Anders war es,
als ich mich spiegelte
und ihn traf,
blond und walachisch,
Ikone eines serbischen Christus,
der mein Fleisch
und die Grausamkeit meiner Mutter verzieh.


Uebersetzung: Cornelia Veldscholten
AMORE


China sul ponte di San Crisostomo

respiro la corrente maestosa.


Perché non mi restituisci più,

Madre Danubio,

l'immagine dell'amato?


Altro era

quando mi specchiavo

e incontravo lui,

biondo e valacco,

icona di un Cristo serbo,

che perdonava la mia carne

e la crudeltà di mia madre.
LIEBE

Als wir uns wiedertrafen,

in der Steppe

nach dreissig Jahren Einsamkeit,

waren wir wieder dreissig Jahre alt,

die Zeit hatte sich

der Liebe gebeugt.


Uebersetzung: Cornelia Veldscholten
LIEBE

Du hast mir
von der Farbe Gottes
in einer Yurta
in der Mongolei erzaehlt,

waehrend deine Augen
vom Himmel barsten

und deine Haende
andere fernere Planeten suchten,

Perlenspiele
unserer heiligen Leidenschaft.