Riunite "Sotto il cielo di Serbia" sono, anche in questa raccolta poetica e
per davvero, tre anime poetiche, con destini diversi. Catla Galvan, italiana
di nascita, ha scoperto per caso i luoghi della Serbia, ne è rimasta incantata,
spera di ritornarvi e li canta nei suoi versi. Rada Rajic-Ristic ,portata dalla
crudeltà
tanto tempo fa, però laggiù, sotto un altro lontano cielo, desidera nei
ricordi, nei sogni e nella nostalgia, tornare sotto il cielo di
infine Todora Skoro, serba di nascita, che dal cielo dei Serbia non si è mai
allontanata, come non potendo sopravvivere all'addio, e questo è proprio ciò,
che leggeremo nei suoi versi.
Forse nei versi di queste tre poetesse sono evidenti differenze significative
nell'espressione poetica, nella metrica,nel modo di fare poesia, ma ciò importa
poco . Quello che le collega, e che le ha anche unite in questo libro, è
l'affinità delle loro anime e il comune amore per la Serbia, per il suo cielo,
la sua sacralità, la sua gente e per il modo in cui essa sa amare, simile o
uguale a quello in cui sanno amare anche loro.
Carla Galvan si sente a casa fra gli zingari valacchi e davanti ai monasteri
del Kosovo. Per Rada Rajic Ristivc quei luoghi sono in realtà la sua casa, che
ha abbandonato tanto tempo fa e che, laggiù, lontano,assumono splendore e
bellezza nei ricordi pieni di nostalgia e che laggiù,lontano,le insegnano come
si ama e come si prega. Todora Skoro, testimone fedele ed immediata della
serbità, nei suoi versi attraversa i confini, quelli della nazione ma anche
quelli del tempo e dello spazio e quelli cosmici, ed arriva nel grembo
dell'Anima, nel luogo dell'Anima, dove, in verità, si incontrano tutte e tre le
poetesse con la loro sensibilità
Certamente è importante dove sei nato, è importante da quali luoghi sei
attratto, a quali luoghi desideri ritornare. In questi versi i luoghi sono
quelli della Serbia, guardati con un denominatore in comune, tre poetesse che
amano in modo simile, soffrono in modo simile, desiderano e si entusiasmano;
forse diventa allora
quali luoghi scrivano,perchè scrivono con il cielo dell'Anima e dell'amore. In
questo senso questi versi assumono un significato di universalità e di totalità
nel tempo e nello spazio..
Ma, per il profumo del basilico e dell'incenso, per lo stupore ,che
ammutolisce, davanti alle vestigia sacre del Kosovo, davanti all'estasi per
l'incontro con l'agitato sangue valacco, che risveglia un amore senza riserve,
questa raccolta rimane, proprio come dice il suo titolo,"Sotto il cielo di
Serbia".
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BUDUĆNOST
Volela bih
da mi čitaš
u očima
miris ruža
ali ti sada pričaš
o odsustvu,
o godinama,
o prevarama.
Reci mi
gde si mi sakrio budućnost?
Avrei voluto
che mi leggessi
negli occhi
il profumo delle rose,
ma tu ora parli
di assenze,
di anni
e di inganni.
Dimmi,
dove mi hai nascosto il futuro?
ZUKUNFT
Ich möchte,
dass du
in meinen Augen
den Duft der Rosen liest,
aber du sprichst nun
von Abwesenheit
von Jahren
von Betrug.
Sag mir,
wo hast du die Zukunft vor mir verborgen?